NELLE LANGHE E ROERO ALLA SCOPERTA DI CIBO E VINO
Si arriva nelle Langhe soprattutto per vino e cibo. Il vino delle Langhe è famoso ed apprezzato in tutto il mondo.
Le nostre esperienze e viaggi nelle Langhe sono tutti all’insegna della conoscenza dei grandi vini delle Langhe e della cucina tipica delle Langhe.
Visitare le Langhe con i nostri itinerari del gusto sarà un viaggio indimenticabile.
Dai grandi vini rossi delle Langhe come il Barolo e il Barbaresco senza tralasciare gli ottimi vini bianchi del Roero; visitare le cantine delle Langhe è sempre un’esperienza interessante ed emozionante, passeggiare tra i vigneti delle Langhe e del Roero in tutte le stagioni a ritmo lento; assaporare i cibi tipici del Piemonte di fronte a magnifici panorami, conoscere un territorio attraverso i suoi gusti e profumi. Tutto questo è Slowdays!
Le cose da vedere nelle Langhe sono tantissime, ma soprattutto è bello perdersi tra piccoli borghi, fermarsi per un bicchiere di vino vista vigneti, conoscere un produttore di vino all’interno della sua cantina.
Mangiare nelle Langhe è quasi sempre una garanzia: dalla piccola osteria ai famosi ristoranti stellati delle Langhe, vivrai sempre un’esperienza unica di conoscenza delle persone e del territorio attraverso i vini straordinari e i piatti tipici delle Langhe.
Con i nostri tour ti condurremo a visitare le cantine delle Langhe più belle e ti delizieremo i sensi in un viaggio slow indimenticabile!
Troverai anche qualche ricetta per preparare i piatti a casa tua, in attesa di venire a trovarci!
Il Monferrato lo devi scoprire, perchè è una perla nascosta! L'avevo già detto di essere innamorata del Monferrato? Sì sicuramente! Questo non toglie nulla all'amore che ho per le Langhe e all'affetto che provo per il Roero, ma il Monferrato è per me sempre una sopresa! Forse perché non ci vivo e quindi mi capita di andarci un po' meno di frequente o forse per quella passione per i luoghi meno turistici, ma davvero ogni volta è una scoperta! Il Monferrato è in realtà un territorio molto vasto e variegato diviso in 3 grandi aree: il Basso Monferrato casalese (verso la provincia di Alessandria), il Basso Monferrato astigiano (provincia di Asti) e l'Alto Monferrato che confina con l'Alta Langa. Ora potrei parlare dei tanti borghi affascinanti che si incontrano; oppure dei paesaggi caratterizzati da dolci colline ricoperte di vigneti che in ogni stagione regalano scorci meravigliosi; oppure del fatto che spesso i vigneti lasciano spazio ai frutteti, ai noccioleti e soprattutto ai boschi, garantendo una biodiversità unica. Saranno più buoni i Tartufi delle Langhe o quelli del Monferrato? O forse posso parlare del fatto che nel Monferrato si trovano, dice qualcuno, i migliori Tartufi Bianchi della zona...non so se sia così, oggi ne abbiamo "grattato" un bel po' e devo dire che erano una goduria per gusto e olfatto! Potrei parlare di storia, geologia e anche di enogastronomia ovviamente, ma questa volta vorrei parlare di persone... Uno degli "slogan" di SlowDays è proprio "Conosci i luoghi attraverso le persone". Questo non è solo un modo di dire ma qualcosa in cui crediamo fortemente! Qualche tempo fa, in un altro viaggetto nel Monferrato, avevo già potuto apprezzare il grande senso di ospitalità che si trova da queste parti unito a una semplicità e genuinità davvero rare. Avevo trovato tutto questo nelle
Il Monferrato lo devi scoprire, perchè è una perla nascosta! L’avevo già detto di essere innamorata del Monferrato? Sì sicuramente! Questo non toglie nulla all’amore che ho per le Langhe
Dolcetto o scherzetto? Per i piemontesi, ed in special modo per la provincia di Cuneo, questa frase potrebbe essere intesa in modo molto diverso. E sicuramente non sarebbe abbinata ad una festa di bambini in maschera! DOLCETTO D’ALBA DOC Se il Barbera è il vino tradizionale da pasto, il Dolcetto è quello da lavoro nelle campagne e dell’amicizia tra contadini! In Piemonte esistono ormai tredici denominazioni Dolcetto, ma quello di Alba rimane il più conosciuto e famoso! Il consumo di questo vino rimane locale, oltre l’80% infatti viene bevuto nell’Italia nord-occidentale. Il nome può trarre in inganno, non si tratta di un vino dolce… il suo sapore risulta decisamente asciutto e secco. Il suo nome forse nasce dalla dolcezza dell’uva matura, oppure secondo alcuni storici al termine piemontese “dosset”. Vuole cioè ricordare le colline non particolarmente alte dove inizialmente si coltivava. Storicamente questo vino è stato molto importante negli scambi con la Liguria, da cui oltre l’olio e il sale, si importavano le acciughe, l’ingrediente principale di uno dei piatti tipici più famosi del Piemonte, la bagna caoda. Notizie sul dolcetto si hanno a partire dal XVIII secolo. Il vino Dolcetto d’Alba ha ottenuto la DOC nel 1974. Nella provincia di Cuneo ci sono più di 1600 ettari di vigne coltivate a Dolcetto, è quindi un vino molto diffuso ed amato. Come abbinarlo? Ottimo con i salumi e con i primi di pasta fresca, con i risotti ed i minestroni ma anche con frittate, bolliti misti, formaggi e pollo. La sua gradazione alcolica non eccessiva ed il gradevole retrogusto amarognolo lo fanno considerare un ottimo vino da abbinare a tutto pasto. Tra l'altro non è un vino che ama essere invecchiato. Quindi noi piemontesi evitiamo di fargli un torto e lo beviamo in fretta! Cosa ne diresti di provarlo proprio qui?
Dolcetto o scherzetto? Per i piemontesi, ed in special modo per la provincia di Cuneo, questa frase potrebbe essere intesa in modo molto diverso. E sicuramente non sarebbe abbinata ad una
Dì la parola “Nocciola” e ti sentirai subito in Piemonte! Se pensi al Piemonte… quali sono le prime cose che ti vengono in mente? Vino… Langhe… Monferrato… ma scommetto che la parola che hai sulla punta della lingua è: N O C C I O L A! Le Langhe e le Nocciole sono un bel matrimonio. Ebbene sì, il Piemonte è il re della nocciola! La sua tradizione è molto antica ed affonda le radici già dal 1800, quando grazie alla modernizzazione degli impianti industriali e delle tecniche colturali si iniziò ad incrementarne la produzione. LA STORIA DEI FERRERO La nocciola divenne uno dei nostri marchi “di riconoscimento” agli inizi degli anni ’40 del ‘900, dove una pioniera famiglia di nome Ferrero iniziò a produrre dolci a base di nocciola nella loro pasticceria ad Alba, che divenne ben presto una fabbrica a tutti gli effetti! L’ingegno dei Ferrero però non si fermò, durante il dopoguerra iniziarono ad espandere le loro sedi addirittura all’estero, ampliando anche l’offerta produttiva. Dal primo prodotto inventato da Pietro Ferrero, il “Gianduiot”, si fecero grandi passi in avanti: era quindi l’epoca della nascita della Nutella, la crema spalmabile divenuta in poco tempo uno dei prodotti dolciari italiani più famosi in tutto il mondo, e poi delle barrette e degli ovetti Kinder, dei Ferrero rocher, dei pocket coffee, dei mon cherì, e così via… la nocciola rimase (e rimane) però l’indiscussa protagonista di questa grande azienda! NOCCIOLA DEL PIEMONTE IGP: Le Langhe e le Nocciole a norma di legge. Dopo un lungo iter burocratico durato 8 anni, la nostra nocciola può fregiarsi dell’importante marchio IGP, che deve attenersi ad un disciplinare di produzione che dal dicembre 1993 regolamenta la coltivazione della Nocciola Tonda Gentile delle Langhe, che può avere anche il diritto di essere denominata “Nocciola
Dì la parola “Nocciola” e ti sentirai subito in Piemonte! Se pensi al Piemonte… quali sono le prime cose che ti vengono in mente? Vino… Langhe… Monferrato… ma scommetto che