La Fiera del Tartufo di Alba compie 90 anni!
Sì hai letto bene, 90 anni. Ma sembra ancora una ragazzina.
La storia
La Fiera del Tartufo ad Alba inizia nel 1928 ed in realtà si chiama Fiera della Vendemmia o Vendemmiale. Nasce dallo spostamento della Fiera del Mussotto che si teneva nella prima settimana di settembre e che durava solamente un giorno. Con decreto del Podestà, avv. Giulio Cesare Moreno, si decise di istituire una Fiera o Festa che sarebbe durata 15 giorni.
La Fiera Vendemmiale del 1928 vide la luce ad Alba, e fu molto partecipata. I comuni delle Langhe crearono per l’occasione carri allegorici, tra cui il più ammirato fu quello di Barbaresco. Durante la Fiera del 1928, per la prima volta, si presentarono i Tartufi. La presentazione la fece Giacomo Morra. Si tentava di dare risalto ad un prodotto conosciuto che veniva donato dai contadini alle varie “autorità” dei paesi. Che gradivano molto!
Nel 1929 si decise che la mostra dei tartufi doveva avere un maggior spazio e che i trifolao avrebbero potuto migliorare la propria visibilità esponendo i loro prodotti pregiati. Il periodo per la mostra dei Tartufi doveva seguire la stagione migliore per il tubero e quindi si sarebbe tenuta nel tardo autunno. Una forma di marketing già molto lungimirante per l’epoca!
Da lì a cominciare a parlare di Fiera del Tartufo anzichè di Fiera della Vendemmia è stato un attimo.
I carri allegorici, la banda del paese, le sfilate dei comuni limitrofi davano lustro al prezioso Tartufo bianco d’Alba.
Il prezzo dei tartufi cresceva durante la Fiera così come le quantità vendute.
Nel 1930 si è ancora chiamata Festa Vendemmiale ma intanto si nominava anche la Seconda Fiera dei Tartufi d’Alba. Altri paesi europei cominciarono ad interessarsi a questa “mostra profumata”, facendo crescere l’interesse per Alba e per la zona in genere.
Nel 1931 , due manifestazioni, La Festa nazionale dell’Uva e poi la Terza Fiera dei Tartufi d’Alba.
Anche nel 1932 ci furono ancora due Fiere. Proprio nel 1932 Alba cominciò ad assaporare la popolarità con molti turisti attratti dai sempre più famosi Tartufi bianchi d’Alba.
Pinot Gallizio inventò il Palio degli Asini, la prima corsa che voleva sbeffeggiare il blasonato Palio di Asti.
Ma ormai le Fiere si potevano fondere in una unica grande Festa o Fiera e di diritto, proprio per il successo avuto, si sarebbe chiamata Fiera del Tartufo di Alba
Cosa rappresenta la Fiera del Tartufo per le Langhe e per la città di Alba
Il cuore della Fiera è il Mercato, perchè si ha modo di vedere, sentire il profumo ed osservare le differenze tra i vari tartufi.
La qualità dei prodotti in Fiera è garantita dal Centro Nazionale Studi Tartufo. Ogni tartufo è valutato e segnato in modo da rintracciare il venditore. Al mercato sarai accompagnato da esperti che ti consentiranno di apprezzare e valutare le sfumature dei diversi prodotti.
Ogni anno ruotano intorno ai prodotti enogastronomici moltissimi eventi di cucina, di assaggio e di informazione legati al mondo del Tarutfo Bianco d’Alba.
Il calendario degli eventi lo puoi trovare nel sito ufficiale della Fiera del Tartufo d’Alba (qui il link)
La Fiera del Tartufo coinvolge innanzitutto Alba, che diventa il centro nevralgico di molti eventi. Ma anche i Comuni delle Langhe si vestono a festa e si preparano ad accogliere i visitatori da tutto il mondo. I ristoratori fanno a gara per accapparrarsi i migliori pezzi ed i turisti girano inebriati dai profumi e dai sapori.
La Ricerca del Tartufo bianco d’Alba
Il protagonista è senza dubbio il Tartufo, fungo profumatissimo che sta quieto e nascosto nella terra. Ecco che allora si può dire che il Tartufo è il protagonista ma senza il Trifolao ed il suo fedele cane tutta questa kermesse sarebbe impossibile!
Dobbiamo quindi inchinarci all’abilità degli uomini delle Langhe che hanno saputo tramandarsi i posti segreti e la loro capacità di addestrare i cani che li accompagnano in questa fruttuosa ricerca.
Qui trovi un articolo dove parlo proprio di Tartufi e di trifolao:Tartufi e Trifole
Come gustare il Tartufo Bianco d’Alba
I ristoranti, le trattorie, le vinerie, tutti gli attori della ristorazione si premurano di presentare piatti con il tartufo bianco ad Alba e dintorni durante la Fiera. Ci sono inoltre cooking class, o scuole di cucina aperte, dove i cuochi si esibiscono nell’esaltare i pregi particolari del Tuber Magnatum, e dove potrai degustare i piatti preparati. Esiste anche una splendida possibilità, l’acquisto del Tartufo al Mercato della Fiera del Tartufo e la preparazione in casa tua di due uova al burro con una succulenta e profumata grattata di tartufi. Il tutto accompagnato da un bicchiere di ottimo vino, Barolo, Barbaresco oppure il mio amato Dolcetto.
La porzione consigliata su un piatto oscilla intorno ai 7 grammi per piatto e per persona ed i prezzi sono molto variabili perchè dipendono dall’abbandonza del raccolto e sicuramente dalla richiesta.
I ristoranti di tutto il mondo conoscono e si contendono questa preziosa e profumato “fungo che sembra una patata”
La Fiera del Tartufo di Alba del 2020
L’Organizzazione della Fiera è demandata ad una Associazione senza fini di lucro, creata nel 2003. In questo particolare anno si prenderà cura di osservare tutte le indicazioni necessarie per garantire la sicurezza agli ospiti ed ai partecipanti.
Potrai soggiornare senza problemi in una delle tantissime strutture presenti nel territorio e potrai godere dei numerosi eventi che saranno presentati nelle prossime settimane.
Se vuoi organizzare un tuo tour, una tua personale visione della Fiera del Tartufo di Alba, sarò lieta di preparare una proposta che comprenda la Ricerca del tartufo con degustazione successiva; una lezione di cucina solo per te e per chi viaggerà con te, per insegnarti a preparare i tajarin, altro piatto che sposa in maniera egregia al tartufo!
Ma potrai anche scappare dalla pazza folla di Alba, con un bel trekking sulle colline, in mezzo ai vigneti rossi gialli ed arancioni oppure ancora viaggiare con una e-bike di borgo in borgo!
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