Mondovì ed il monregalese: idee per una gita
Ti racconto la mia esperienza piuttosto suggestiva nella zona più impervia del Monregalese. Conosci Mondovì ed il monregalese?
Parliamo della zona a ridosso di Mondovì, capitale di questo angolo di paradiso, in provincia di Cuneo. Un luogo non solo affascinante e dai paesaggi incantevoli, ma anche ricco di storia.
Sapevi che, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, Mondovì è stata insignita della medaglia di bronzo al valore militare per la guerra della liberazione? Altrettanto interessante è ciò che vi è dietro il nome “monregalese”, che deriva dall’antico nome della città: Mons Regalis o Monte Regale.
Ti racconto questa bella giornata, intensa e carica di emozioni. Se Mondovì è la splendida capitale del Monregalese, è da sottolineare che c’è davvero anche tanto altro.
Hai mai sentito parlare dell’Oasi di Crava-Morozzo? E dell’esistenza di un orto a 1000 metri di altezza, raggiungibile solo con un fuoristrada? Sì, ti racconterò proprio di questi posti così nascosti e misteriosi che sono consigliati per tutti coloro che ricercano un momento di tranquillità, con la propria famiglia ad esempio, immersi nella natura.
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Aggiungendo uno o due giorni, puoi anche pensare di fare un giro nel Monregalese!
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Nuotando con le Trote nell’Oasi di Crava-Morozzo
Ho accennato prima a tale “Oasi di Crava-Morozzo“. Si tratta della prima storica riserva naturale protetta dalla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) ed è un posto mozzafiato.
Qui a sinistra un semplice scatto che, sarò sincera, non rende sufficientemente giustizia.
L’Oasi di Crava Morozzo è veramente un piccolo paradiso, dove si incontrano boschi, aree coltivate e siepi attraversate dal fiume Pesio. Questa varietà consente di avere una flora piuttosto ampia e diversificata, perciò è prassi incontrare – e magari fare amicizia – con qualche specie del posto.
Vedere per credere!
Ed è proprio qui che ho potuto approfittare per conoscere l’azienda Agritrutta.
Agritrutta, l’allevamento di pesce d’acqua dolce
L’azienda agricola Agritrutta, come anticipato, è stata la prima della mia lunga giornata.
Guidati dalla compagnia di Lorenza, che ringrazio nuovamente per la gentilezza e la disponibilità, abbiamo esplorato questa piccola, ma suggestiva realtà che si occupa di allevare pesci d’acqua dolce da servire nei principali ristoranti piemontesi – e non solo -.
Agritrutta si affaccia sul fiume Pesio, uno dei fiumi ancora incontaminati del basso Piemonte e rifornisce da lì le sue vasche. La qualità dei suoi prodotti è sicuramente dovuta alla genuinità e alla totale naturalezza della sua produzione, concentrandosi sul benessere degli animali che ci vivono.
Io e Lorenza non eravamo sole, però. Durante la piacevole chiacchierata, infatti, eravamo accompagnate da numerose trote che nuotavano piuttosto vicino.
Il tempo, però, passa in fretta e così ecco scoccare l’ora di pranzo. Ne ho approfittato, così da poter assaporare alcuni dei loro piatti e, vi dirò, sono assolutamente da provare. Vi lascio con qualche foto, mentre prosegue la mia giornata nel Monregalese, continuando a salire…
Seconda tappa nel Monregalese
Tra Pianfei e Prea, nella parte più alta: Erbe di montagna, alla scoperta delle vere erbe officinali
La seconda tappa è stata da Samantha, un’esperta farmacista che si dedica alla lavorazione delle erbe aromatiche e officinali. In questo caso, ci troviamo a Pianfei, a 500 metri d’altezza.
Sai cosa si intende per erbe officinali? Si tratta di quelle erbe impiegate nella produzione di specialità medicinali – per approfondire puoi cliccare qui -.
È un’attività di per sé molto particolare, non così comune e, soprattutto, portata avanti in un punto quasi dimenticato dal mondo. E forse, proprio per questo, ancora più affascinante e mistico. Infatti, inevitabilmente, più si sale, più la vegetazione diviene ricca e i territori quasi inesplorati.
Con Samantha, perciò, conoscere tutte le erbe presenti nei vari prati è stato piuttosto divertente, oltre che particolarmente formativo.
Terza tappa: l’azienda Basso vista… dall’alto!
L’ultima azienda che abbiamo visitato in questa splendida giornata è stata quella dei fratelli Grossi che, dopo essersi laureati ed aver girato il mondo, hanno puntato su un business un po’ particolare.
Anche loro si trovano nel Monregalese, come tanti hanno un orto, ma, rispetto alla consuetudine, la loro attività si svolge “leggermente” più in alto, a Prea: siamo quasi a 900 metri di altitudine!
I loro orti si trovano sotto i castagneti e non sono stati creati per un capriccio o altro. Si tratta del seguire una concezione diversa di agricoltura, secondo la quale questi terreni siano più feriti e idonei alla coltivazione.
Sono sicura che il loro entusiasmo e la loro passione siano l’ideale per tutti coloro che vogliono esplorare anche le zone più remote del Piemonte.
Poi una proposta: “Claudia, hai voglia di vedere i nostri orti nel bosco intorno ai 1000 metri?”
Non mi sono tirata indietro. Con un fuoristrada, non essendoci strade battute, Paolo e Claudio mi hanno portato lì in alto per ammirare un panorama stupendo. Le parole, in questo caso, lasciano il tempo che trovano perciò ecco una serie di scatti che ho fatto…

Una sola giornata, un piccolo assaggio, tante idee per una gita nella provincia di Cuneo. Spero che la mia esperienza ti abbia incuriosito e convinto a visitare questi posti incantevoli, nel Monregalese. Una zona che cela tanti segreti e tanta bellezza.
È un luogo estremamente tranquillo ed è altamente consigliato per tutte le famiglie che ricercano un posto sereno e immerso nella natura, dove poter trascorrere una o più giornate Slow.
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